a cura di Alberto Graziani
Chiesa di S. Lucia, Gemona [Udine]
Nulla si crea e purtroppo nulla si distrugge: il pensiero è d'obbligo quando si osservano simili incroci tra lo Spielberg di Pellico, il Tribunale dell'Inquisizione e Fort Apache. I ginnici trampolini sul campanile e sul fianco rimandano a pubbliche esecuzioni con sfracello del peggior peccatore della settimana santa. Santa Lucia non si offenda: è una chiesa che cava gli occhi. Chiesa del Patrono, San Donato MIlanese [Milano]
Che la storia si ripeta più per esiguità di repertorio [carestie, epidemie, guerre, invasioni etc.] che per la naturale imbecillità della stirpe umana, è una verità che può essere contraddetta solo dalla naturale imbeciliità umana. E' il caso, in architettura, del Postmoderno. Questa minestronica categoria di forme, stili e concetti si concreta, con la chiesa di San Donato proposta dall'ottimo Aldo, in una cattolica e apostolica boiata. Chiesa di San Paolo, Vicenza
In un inarrestabile crescendo pagodato si consuma l'ennesimo misfatto catto-edilizio dedicato al Santo della folgorazione. In tale esposizione campionaria di coppi, falde e tetti, restano ad esprimere un po' di tensione decorativa i paramenti a formelle, che ben si presterebbero ad un rigoroso e schematico stoccaggio degli ex-voto.